Nella notte del 24 giugno, vigilia della festa di San Giovanni Battista, avviene il rito ancestrale de “s’abba muda ”: dopo una breve sosta nella chiesa, ai piedi della statua del Santo bambino coperto di pelle d’agnello, si lascia a piedi l’abitato e camminando ai lati della strada ( riservando, così, la parte centrale per i defunti), in assoluto silenzio e senza mai voltarsi indietro, ci si dirige alla fonte di Tiu Memmere per bere l’acqua che sana i mali del corpo e dell’anima; alla stessa maniera, in silenzio e senza mai girarsi, si fa ritorno alla chiesa. Culto nuragico dell’acqua salutare e devozione al Santo cristiano che con l’acqua scacciava la colpa antica del peccato originale, si sono così amalgamati e fusi e si ripetono, anno dopo anno, con ferma convinzione.